Le motivazioni della scrittura

Michela Murgia, una delle voci più risonanti della letteratura contemporanea, ci svela il cuore pulsante del suo processo creativo: l’inquietudine.

Michela Murgia, una delle voci più risonanti della letteratura contemporanea, ci svela il cuore pulsante del suo processo creativo: l’inquietudine. Per Murgia, la scrittura non nasce mai da un luogo di totale comprensione o pace interiore. Al contrario, è l’espressione di una continua ricerca, di una domanda che brucia, di un “rovello” che necessita di essere esplorato e, se possibile, risolto.

Secondo Murgia, la scrittura nasce spesso dalla necessità di ordinare e strutturare pensieri e concetti che, altrimenti, rimarrebbero indistinti e confusi. Il linguaggio diventa così uno strumento, quasi terapeutico, che le permette di navigare attraverso le acque tumultuose delle proprie riflessioni, cercando una direzione o, almeno, una maggiore chiarezza.

Un altro aspetto fondamentale del suo approccio è l’interazione con il mondo digitale. Murgia riconosce il valore inestimabile del feedback e del confronto con i suoi lettori online, sottolineando come questa dinamica, impensabile solo vent’anni fa, sia diventata ora un componente essenziale del suo processo creativo.

In un’epoca in cui la rete ha trasformato radicalmente il nostro modo di comunicare e interagire, le parole di Murgia ci ricordano l’importanza di rimanere ancorati alle nostre radici, alle nostre domande fondamentali, usando ogni strumento a nostra disposizione per cercare risposte e connessioni più profonde.

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