Il Falso mito del furbo

Davide Giacalone critica l’elogio del “furbo” in Italia, sottolineando l’importanza di bilanciare diritti e doveri nella crescita civica del paese

In una recente intervista, il noto commentatore Davide Giacalone ha espresso un pensiero profondo sulle dinamiche culturali italiane, mettendo in evidenza un’annosa questione che ha attraversato la storia del nostro paese: l’elogio del furbo. Ma come possiamo superare questa mentalità che, a suo avviso, ha permeato la società italiana?

Il Culto del Furbo

“Questa idea che ancora c’è in questo nostro paese che i furbi son ganzi, son fighi”. Giacalone ci porta a riflettere sul pericoloso binomio tra furberia e astuzia, un cliché radicato nella cultura popolare che spesso trasforma l’astuzia in un valore piuttosto che in un vizio. Tuttavia, è un gioco a somma zero, dove, come osserva, “un po’ tutti a turno facciamo, proviamo a essere furbi” ma, alla fine, ci ritroviamo spesso nella “posizione dei fessi”.

La Crescita del Paese

Nonostante le critiche, Giacalone non nega i progressi fatti dall’Italia. Economicamente e civilmente, l’Italia ha fatto passi da gigante, nonostante le contraddizioni e le difficoltà. E sottolinea un punto cruciale: “la qualità della classe politica è più bassa di quella di un tempo, ma…facciamo meno i conti con il dolore, facciamo meno i conti con il disastro. Non ci selezioniamo in guerra”. Un promemoria che, anche se la nostra società presenta sfide e problemi, siamo lontani da situazioni catastrofiche.

Il Dovere della Democrazia

La democrazia è un’entità viva e pulsante, che deve essere continuamente rinnovata e adattata ai tempi. Tuttavia, Giacalone mette in guardia contro un discorso superficiale e unidimensionale: “Chi mi parla di diritti senza parlarmi di doveri…non meriti neanche che io perda tempo a starlo ad ascoltare”. Queste parole sottolineano l’importanza di una cittadinanza attiva e responsabile, dove i diritti e i doveri vanno di pari passo.

Conclusione

Nelle parole di Davide Giacalone, emerge un appello appassionato per un cambio culturale e una responsabilità collettiva. Affermare il valore dell’onestà, riconoscere i progressi fatti come nazione e abbracciare una democrazia matura sono passi necessari per una società equa e prospera. Nel riconoscere e confrontare le sfide, possiamo tracciare un percorso di crescita e responsabilità. E, come suggerisce Giacalone, evitare di cadere nella trappola di chi cerca di “prendere in giro”.

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