Sauro Pellerucci premia Mogol

Sauro Pellerucci premia Mogol al CET: un riconoscimento al valore dell’umiltà, dell’etica e della cultura

Mogol riceve da Sauro Pellerucci il premio “Io sono una persona per bene” al CET, la scuola di alta formazione artistica da lui fondata.

Mogol riceve il premio “Io sono una persona per bene” al CET, la scuola di alta formazione artistica da lui fondata tra le colline umbre. A consegnarglielo è stato Sauro Pellerucci, presidente dell’omonima associazione e del FEGE – Festival dell’Editoria e del Giornalismo Emergente, durante una cerimonia densa di significato che ha visto protagonisti studenti, professionisti e appassionati di musica e cultura.

Un premio che celebra l’etica e l’impegno civile

Il riconoscimento “Io sono una persona per bene” viene attribuito a personalità che, con il loro operato e il loro vissuto, incarnano valori come integrità, umiltà, solidarietà e coerenza etica. Mogol, autore di testi leggendari della musica italiana e fondatore della Nazionale Italiana Cantanti, è stato premiato per aver saputo tradurre il successo artistico in un percorso umano e culturale esemplare.

Le parole di Mogol: “L’umiltà è la più grande delle doti”

Durante il suo intervento al CET di Toscolano, Mogol ha emozionato i presenti con un discorso profondo e diretto, centrato sul valore dell’umiltà e sul senso più autentico dell’essere persone per bene.

«Noi dobbiamo essere tutti fratelli. Dobbiamo trattare gli altri come trattiamo noi stessi. L’umiltà è la più grande delle doti. Chi si sente importante è un imbecille. Dobbiamo essere tutti umili, perché in realtà siamo delle formiche. Chi si gonfia, scoppia»,

ha dichiarato, ricevendo l’applauso convinto del pubblico.

Un messaggio potente, che ben si inserisce nella visione del FEGE: promuovere la cultura come strumento di crescita collettiva e individuale.

La Nazionale Italiana Cantanti: quando la musica diventa solidarietà

Nel suo intervento, Mogol ha ricordato anche la creazione della Nazionale Italiana Cantanti, nata per unire calcio e musica a scopo benefico. Un progetto che negli anni ha raccolto milioni di euro per cause sociali e umanitarie, dimostrando come l’arte possa essere strumento concreto di solidarietà.

Sauro Pellerucci, nel consegnare il premio, ha sottolineato quanto questa figura sia ispiratrice per le nuove generazioni:

«Mogol rappresenta un modello autentico. Ha messo la sua arte al servizio del bene comune, trasmettendo valori che oggi sono fondamentali. Il suo è un esempio di come si possa essere famosi senza mai perdere il senso profondo dell’umanità».

Il CET e la visione del FEGE: cultura come bene comune

La cerimonia si è svolta nel suggestivo contesto del CET – Centro Europeo di Toscolano, un luogo simbolico che unisce formazione, creatività e crescita personale.

Per leggere l’articolo completo pubblicato sul Corriere dell’Umbria: https://corrieredellumbria.it

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