Aldo Cazzullo, nato ad Alba nel 1966, è un giornalista, scrittore e editorialista tra i più noti del panorama italiano. Dopo aver iniziato la sua carriera a La Stampa come praticante nel 1988, nel 2003 approda al Corriere della Sera, dove oggi è vicedirettore ad personam, oltre che inviato speciale ed editorialista. Da oltre trent’anni racconta i principali avvenimenti italiani e internazionali, offrendo una narrazione profonda e incisiva.
Carriera giornalistica
Aldo Cazzullo ha seguito alcuni degli eventi più significativi della storia recente, come i referendum sull’Europa, dalle elezioni su Maastricht del 1992 fino alla Brexit. Ha raccontato sei edizioni delle Olimpiadi (da Atene 2004 a Parigi 2024) e sei Mondiali di calcio, tra cui la vittoria italiana nel 2006 in Germania.
Ha intervistato grandi personalità internazionali, tra cui Bill Gates, Steven Spielberg, Rahul Gandhi, Mario Vargas-Llosa, Marine Le Pen, Nigel Farage, Zlatan Ibrahimovic, Rafael Nadal e molti protagonisti della vita pubblica italiana e mondiale. Tra le interviste più memorabili, figurano quelle a Gianluca Vialli, Michela Murgia, Francesco Totti, e Francesco De Gregori, che hanno svelato aspetti profondamente personali delle loro vite.
Opere e successi editoriali
Cazzullo ha scritto oltre trenta libri, spesso incentrati sull’identità e la storia italiana. Opere come Viva l’Italia! (2010), Possa il mio sangue servire (2015), Le donne erediteranno la terra (2016), e Giuro che non avrò più fame (2018) hanno riscosso ampio successo, con vendite che hanno superato le 200.000 copie. Tra i suoi lavori recenti spiccano A riveder le stelle (2020), dedicato a Dante, e Mussolini il capobanda (2022), che affronta il fascismo in chiave critica.
Il libro Quando eravamo i padroni del mondo (2023), dedicato alla Roma antica, ha venduto oltre 250.000 copie ed è stato tradotto in numerose lingue.
Impegno culturale e televisivo
Oltre alla scrittura, Cazzullo è stato protagonista di importanti progetti culturali e televisivi. Dal 2017 è titolare della rubrica delle lettere sul Corriere della Sera, ereditando il ruolo da Sergio Romano. Nel 2021 ha portato in scena spettacoli teatrali ispirati ai suoi libri, collaborando con artisti come Piero Pelù, Moni Ovadia e Giovanna Famulari. Dal 2022 conduce su LA7 il programma di approfondimento storico Una giornata particolare.
Premi e riconoscimenti
Nel corso della sua carriera, Aldo Cazzullo ha ricevuto numerosi premi prestigiosi, tra cui il Premio Estense nel 2006, il Premio Fregene, il Premio Hemingway, e il Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante. Con il libro La guerra dei nostri nonni ha vinto il Premio Biagio Agnes, mentre Basta piangere! gli è valso il Premio Maria Grazia Cutuli.
La voce dell’Italia di ieri e di oggi
Aldo Cazzullo si distingue per la sua capacità di coniugare il racconto della storia italiana con una riflessione critica sul presente. Attraverso libri, articoli e interventi pubblici, continua a essere una delle voci più autorevoli del panorama culturale italiano.
Fonte biografia wikipedia.org.