Salvatore Insana, cresciuto a Cittanova (RC), dopo aver frequentato il Liceo Classico “V. Gerace” si trasferisce a Roma dove studia presso il Dams dell’Università di RomaTre concludendo il suo percorso magistrale nel 2010 con un elaborato sul concetto di inutile. Porta avanti la sua ricerca tra arti visive (cinema, fotografia, installazione), arti performative e altre forme di revisione ed erosione dell’immaginario.
Nel 2011 crea con Elisa Turco Liveri, coreografa e performer, il collettivo Dehors/Audela, con il quale ha dato vita, in collaborazione con la light designer Giovanna Bellini e alla musicista Giulia Vismara, e nel costante tentativo di superamento dei generi, dei luoghi e degli strumenti “deputati”, a opere video-teatrali, progetti di ricerca audiovisiva, installazioni urbane e percorsi d’indagine fotografica, workshop sperimentali.
Alla creazione delle sue opere audiovisive, presentate all’interno di numerosi festival ed eventi multidisciplinari in Italia e all’estero, hanno collaborato numerosi musicisti e sound artist, tra cui Jacob Kirkegaard, Simone Pappalardo, Girolamo Deraco, Giulia Vismara, Fabio Cifariello Ciardi, Osvaldo Cibilis, Aron Carlocchia, Alessio Calivi.
Nel 2018 l’opera audiovisiva Figure Nere è stata selezionata per Videoart Yearbook 2018, l’annuario della videoarte italiana XIII edizione, a cura di Renato Barilli, Guido Bartorelli, Pasquale Fameli, Silvia Grandi e Fabiola Naldi. Il progetto di ricerca multidisciplinare Labo è stato presentato negli spazi del Maxxi di Roma all’interno del Media Art Festival 2018, a cura di Valentino Catricalà. Il film La cognizione del calore, è stato presentato al Laterale Film Festival (Cosenza), alla 54a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, al festival Image Contre Nature 2018 (Marsiglia), a Cuenca (Ecuador) per Cámara Lúcida – Encuentros Cinematográficos e all’interno di Fuori Formato, la sezione di shortfilm del circuito Fuori Norma, a cura di Adriano Aprà, Bruno Di Marino, Francesca Fini. Il film Municca, prodotto con il sostegno di Teatri Peregrini 2016, è stato selezionato per il Sofia Underground Performance Art Festival, per il XVIII Festival De la Imagen di Manizales, Colombia e per Tropici, a Roma, a cura di Michele Di Stefano.
Endless Ending Process, il progetto performativo nato negli spazi di Anghiari Dance Hub, è stato segnalato con una menzione speciale dalla Fondazione Piemonte Dal Vivo (Torino) ed è stato presentato a dicembre 2018 presso il Teatro Cantiere Florida a Firenze, con il sostegno di Versilia Danza e presso Claps, Brescia.
Lo spettacolo teatrale Cut_Up è risultato vincitore del Premio Laura Casadonte (Crotone), mentre l’opera di video-danza Vacuum è stata presentata in anteprima a Genova all’interno del festival FuoriFormato e ha fatto parte del programma del LagoFilmFestival, Treviso, del WicklowScreendanceLaboratory, Dublin, di Dance On Screen, Graz, Austria. Crocevia, l’opera video creata nel 2017 con la collaborazione della galleria Wunderkammer/ Dislocata di Vignola, ha fatto parte del programma del XXXVI Asolo Art Film Festival, di Seeing Sound (Bath, Uk) e del File Festival di San Paolo (Brasile).
Salvatore Insana è uno degli autori invitati a far parte del progetto 100×100=900 (100 videoartist to tell a century), a cura di Magmart, e fa parte del catalogo di Visual container, italian videoart platform, del C.a.r.m.a., centro d’arti e ricerche multimediali applicate, di P’silo, vidéothèque del festival image contre nature (marseille), del catalogo del Collecif Jeune Cinema (parigi), di Arte alter ‘collection, collezione online di kaosart, avilés, spain.
Dal 2017 fa inoltre parte di Tao-films, piattaforma on demand curata da Nadin Mai e di Ikono.tv, art tv con sede in Germania. É inoltre redattore di TaxiDrivers.it, rivista indipendente di cinema, per la quale cura la rubrica Underground -revisioni di percorsi sotterranei e sperimentali- e collabora con Krapps’Last Post, quotidiano di informazione teatrale non omologato e con Zero, magazine di eventi e lifestyle.