Il Cambiamento Nella Crescita: la metafora dell’esoscheletro

In questo articolo, esploriamo il concetto di crescita umana, confrontandolo con la metafora dell’esoscheletro dell’aragosta di Nicola Cosentino.

“Nella nostra vita, siamo come le aragoste,” Nicola Cosentino ha detto, “costretti ad abbandonare il nostro esoscheletro, tutto ciò che ci è tanto caro, per poter crescere.” Questa asserzione potrebbe sembrare strana a chi non conosce le aragoste e la loro unica caratteristica. Le aragoste, infatti, non possono crescere nel loro esoscheletro. Ogni volta che diventano più grandi, devono passare attraverso un processo doloroso e rischioso chiamato muta, dove abbandonano il loro esoscheletro e ne formano uno nuovo.

Nella vita umana, non abbiamo esoscheletri da gettare, ma ciò non significa che non abbiamo la nostra versione di ‘muta’. Cosentino utilizza la metafora dell’esoscheletro dell’aragosta per illustrare il processo attraverso il quale passiamo per crescere, sia fisicamente che emotivamente.

Lasciare la Famiglia e la Casa: Crescita e Cambiamento

Quando siamo giovani, siamo circondati da cose familiari – la famiglia, gli amici, la casa, la città, la regione. Tuttavia, per crescere, per diventare la persona che vogliamo essere, dobbiamo lasciare indietro molte di queste cose care. La famiglia è spesso la più difficile da lasciare. Ma come le aragoste, non possiamo crescere se non ci liberiamo di queste costrizioni. Questa sensazione di dover abbandonare ciò che ci è caro si verifica spesso per la prima volta in adolescenza, una fase della vita molto simile alla maturità di un’aragosta.

In molti casi, dovremmo cambiare regione o città, passando da un ambiente familiare a uno sconosciuto. Questo cambiamento può essere difficile e può sembrare come se stessimo distruggendo qualcosa. Ma in realtà, non stiamo distruggendo nulla. Stiamo solo abbandonando il vecchio per fare spazio al nuovo, proprio come un’aragosta che lascia il suo esoscheletro.

Crescere comporta cambiamento e il cambiamento può essere doloroso. Ma come l’esoscheletro dell’aragosta, non si tratta di una distruzione, ma di una trasformazione. Si tratta di liberarsi dalle costrizioni del passato per fare spazio al futuro. È un processo di auto-scoperta e di maturazione, attraverso il quale diventiamo la persona che vogliamo essere.

Crescere: Un Processo Naturale e Necessario

Cosentino ci ricorda che crescere è un processo naturale, uno che tutti dobbiamo attraversare. Come le aragoste, dobbiamo lasciare il nostro vecchio esoscheletro – le cose che amiamo, le persone e i luoghi che ci sono familiari – per poter crescere. Non è un processo facile, ma è necessario. Solo allora saremo in grado di diventare le persone che vogliamo essere, di raggiungere i nostri obiettivi e di vivere la vita che desideriamo. E proprio come l’aragosta, dopo ogni ‘muta’, diventiamo più forti, più grandi e più capaci. La crescita non è mai un processo facile, ma è sempre gratificante.

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